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lunedì 28 dicembre 2009

Alba tra i trabocchi


Il tratto di costa compreso tra Ortona e Vasto si caratterizza per una serie di costruzioni lignee chiamati Trabocchi. Le prime testimonianze di queste costruzioni risalgono alla seconda metà del 1600, quando sembra che alcuni insediamenti in arrivo dalla Francia e dalla Germania abbiano portato le competenze necessarie alla loro costruzione. Con il trascorrere del tempo le tecniche di costruzione si sono sempre più perfezionate in modo da renderle sempre più robuste soprattutto per resistere alla forza delle mareggiate.



La rimozione della linea ferroviaria tra Ortona e Vasto ha lasciato un percorso percorribile a piedi (sebbene non proprio comodamente per via dei grossi ciottoli) con la prerogativa di godere appieno della bellezza dei trabocchi! La quiete del mattino presto sembra regalare ai trabocchi una magia unica che scolpisce un ricordo indelebile nella memoria di chiunque abbia la forza e la voglia di alzarsi all’alba e recarsi in questi luoghi. Come oramai consuetudine da circa un paio di anni, appena le condizioni meteo lo permettono continuo il mio lavoro fotografico che vuole raccontare i momenti meno comuni dei trabocchi. Questa mattina la sveglia è suonata alle 5.15 e dopo aver bevuto velocemente un fondamentale caffè, mi sono recato in località Contrada Diana Favaro, a pochi chilometri a sud di San Vito Marina. Dopo aver parcheggiato l’auto, mi sono addentrato nel lungomare prestando attenzione a dove mettevo i piedi visto che la quasi oscurità rendeva il mio cammino alquanto insidioso. Ad ogni modo quando sono arrivato a destinazione la vista che mi si è presentata davanti ha ripagato abbondantemente dei miei sforzi!

Condivido con voi alcuni scatti raccolti durante questa mattina del 28 dicembre 2009!


Ciao

Domenico



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